Ispirazioni
Angolo di paradiso d'estate
“Non ho mai avuto altro desiderio così forte e così intenso, come quello di poter essere padrone finalmente di una piccola casa e di un ampio giardino, e dedicare il resto della mia vita alla sua cura a allo studio della natura”.
(Abraham Cowley)
Creare un angolo incantato nel proprio giardino dove poter ammirare la bellezza, sentire il profumo dei fiori e ascoltare i suoni della natura è possibile. Ricavare una zona dove rigenerarsi, trovare i propri ritmi, concedersi un momento di relax e pensare al proprio benessere non è così complicato. A seconda dello spazio a disposizione, dei propri gusti personali sulle piante e l’arredamento e con le giuste specie, si può creare un posto unico adatto alle proprie esigenze e per questo ancora più apprezzato.
Tra le piante da esterno più apprezzate si fa notare la varietà di Buxus Sempervirens Arborescens o Bosso Sempreverde, un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Buxaceae. La sua forma a sfera o palla è molto indicata per abbellire ingressi, creare bordure o gruppi. Ha foglie di medie dimensioni, fitte, di color verde intenso e presenta un portamento eretto molto compatto. Si caraterizza per il fatto di essere una pianta molto rustica, resistente alle basse temperature e di facile coltivazione. Ha una crescita lenta e raggiunge il suo massimo sviluppo in un arco di tempo che va dai 15 ai 20 anni. La pianta di Buxus Sempervirens Arborescens sopporta bene il taglio e proprio grazie a questa caratteristica ne deriva la sua forma sferica, anche se molto spesso questa pianta assume anche altre forme originali. È una pianta evocativa e viene utilizzata nei giardini, ma soprattutto nelle famose sculture rifacenti allo stile dell’arte topiaria o ars topiaria in latino e nelle mosaiculture, ovvero sculture giganti simili a quelle dell’arte topiaria, che in questo caso però utilizzano le piante per creare delle forme tappezzando delle apposite armature in acciaio.
Ideale per creare delle aiuole o inserita all’interno di giardini rocciosi, la pianta di Pennisetum Alopecuroides Halmen è probabilmente tra tutte le varietà di Pennisetum la più utilizzata. Quest’arbusto si caratterizza per le sue soffici infiorescenze, da cui il nome “piuma di seta” che sono dense e cilindriche. Dall’inizio dell'autunno da un sofisticato bianco-rosato, virano ad un grigio-brunastro con sfumature argentee. Si tratta di una graminacea molto graziosa ideale per conferire un tocco di eleganza ai giardini, inoltre la pianta di Pennisetum Alopecuroides Halmen è estremamente adattabile e di facile coltivazione, generose irrigazioni estive saranno però fondamentali per garantire la massima fioritura di questa specifica varietà. Il luogo che segna l’inizio della presenza della pianta di Pennisetum in Italia è la Sicilia: i primi esemplari vennero rinvenuti nel 1913 nell’Orto Botanico dell’Università di Palermo che venne successivamente soppresso. Da allora cominciò la sua diffusione nel territorio, essendo questa varietà particolarmente ornamentale, divenne presto l’elemento prediletto per comporre aree suggestive nei giardini delle ville e nei parchi. Questo spiega la ragione per la quale risulta essere tra le varietà più amate dagli architetti paesaggisti.
Con un portamento eretto e molto ordinato la pianta di Caryopteris Clandonensis Kewblue è una tra le varietà più colorate e appariscenti. Quest’arbusto ben ramificato fiorisce da metà estate fino all’autunno, ricoprendosi di fiorellini blu scuro dai riflessi violacei molto scenografici e sublimi. Grazie alle dimensioni contenute e l’aspetto ordinato è una varietà ideale per essere coltivata in siepi o per creare delle bordure. La pianta Caryopteris Clandonensis Kewblue presenta delle caratteristiche che la rendono molto particolare: le foglie sono lanceolate di colore grigio-argenteo e vengono utilizzate per la produzione di rimedi erboristici e grazie al fatto di essere particolarmente aromatiche sono un repellente naturale per alcuni tipi di insetti come le zanzare. La varietà è stata inclusa nell'elenco delle piante che forniscono nettare e polline alle api e agli altri insetti impollinatori, queste varietà vengono studiate e scelte dagli esperti della Royal Horticultural Society, l'associazione di giardinaggio più prestigiosa al mondo. Un’altra curiosità è che una volta stabilitasi la pianta di Caryopteris presenta una buona resistenza alla siccità, per questo motivo è impiegata anche all'interno di progetti di xeriscaping, ovvero un metodo di gestione del terreno e del paesaggio che consente di risparmiare acqua, grazie all’impiego di specifiche varietà di piante. Un’altra curiosità risiede nel nome: il termine Caryopteris deriva dalla combinazione dei termini greci “káryon” (frutto con il guscio duro) e “pterόn” (piuma o ala) e significa letteralmente "dai frutti alati".
Può essere accostata alle piante precedenti, per dare un ulteriore tocco di eleganza anche una varietà di Rosa, ovvero la pianta di Rosa The Fairy. Si tratta di una varietà dal portamento cespuglioso, tappezzante ideale quindi per ricoprire il terreno o delle pareti. La pianta di Rosa The Fairy produce abbondanti inflorescenze, riunite in grappoli di colore rosa e bianco con petali particolarmente lucidi, che sbocciano lungo tutta la stagione estiva e autunnale. Proprio per questa ragione le stupende rose che questa pianta produce, vengono anche chiamate “Perle Rose”. Si dice che questo soprannome sia stato dato da uno dei giardinieri della corona inglese, che per l’appunto amava definire le rose prodotte dalle sue piante predilette di Rosa The Fairy “perle”. La pianta di Rosa The Fairy necessita di semplici cure e non teme temperature rigide. Pur facendo parte della famiglia delle Rose Polyanthe è dotata delle caratteristiche spine, che vengono associate all’idea che solitamente rinviene quando si pensa alla pianta della rosa, risulta quindi essere particolarmente elegante ed iconica.
Con un portamento eretto e un tronco dritto, la pianta di Olea Europea conosciuta anche con il nome comune di olivo, è una varietà da frutto che viene coltivata fin dai tempi più antichi. Confermano questa credenza numerosi racconti, rinvenimenti archeologici, e testi religiosi come per esempio i riferimenti su Gerusalemme e il “Monte degli Ulivi”, il rametto di olivo portato dalla colomba a Noè o i canti presenti nell’Antico Testamento. In generale nelle differenti culture e territori, la pianta di Olea Europea ha da tempo significati e valenze positive: si narra che nell’antica Grecia agli Ateniesi vincitori dei combattimenti, venisse offerta una corona di olivo ed un’ampolla d’olio, mentre la popolazione degli antichi Romani intrecciava ramoscelli di olivo per fare delle corone con le quali venivano premiati i cittadini più valorosi. Le foglie lanceolate color verde-grigio dell’olivo sono particolarmente ricche di una sostanza particolare l’Oleuropeina, un glucoside amaro, in grado di far generare molecole importantissime per la salute, hanno inoltre proprietà astringenti, depurative e antinfiammatorie. La pianta di Olea Europea ha un’attività vegetativa pressoché continua con un’attenuazione nel periodo invernale, la crescita è lenta e per questo è molto longeva. Questa pianta è in grado di assicurare bellezza ad un giardino per lungo tempo.
Alla famiglia botanica delle Aceraceae appartiene la pianta di Acer Palmatum Polymorphum originaria dell’estremo Oriente (Giappone, Corea, Taiwan e Cina), conosciuta come: “momiji” e comunemente chiamata anche Acero Giapponese. Il nome “polimorfo” gli è stato attribuito per la varietà di forme che la sua chioma assume durante la crescita. L'Acer Palmatum Polymorphum viene coltivato da secoli in Giappone per il suo portamento e la bellezza del fogliame, particolarmente evidente in autunno quando assume una vivace colorazione rossa, che illumina e impreziosisce grandi parchi famosi e giardini più piccoli. Attualmente è una delle piante più diffuse e coltivate nei giardini zen, oltre ad essere una varietà particolarmente apprezzata anche nella tecnica del bonsai, per la sua grande adattabilità e nella coltivazione in vaso oltre a quella in piena terra. Quest’arbusto non ha esigenze particolari per quanto riguarda il tipo di terreno ma teme i ristagni idrici per questa ragione ne predilige uno ben drenato. Gli Aceri Giapponesi vivono perfettamente nel clima del Nord Italia e resistono molto bene al freddo, potendo tranquillamente sopravvivere a gelate con temperature che scendono fino ai -20 gradi, per questa ragione gli Acer Palmatum sono i protagonisti indiscussi di molti giardini nelle regioni settentrionali.
Conosciuta e utilizzata fin dai tempi più antichi, la pianta di Viburno veniva utilizzata per realizzare le aste delle frecce degli archi barbari nel VII secolo, che sono state ritrovate nel sud della Germania. Letterariamente già nell’antica Roma il poeta Virgilio parla del Viburno nelle: “Georgiche” un’opera dedicata all’agricoltura, in cui l’artista consiglia di piantare timo e Viburno attorno agli alveari, perché le api abbiano a disposizione delle piante mellifere.
Il Viburnum Propinquum è un arbusto ornamentale sempreverde con infiorescenze profumate di colore bianco rosato che riunite in ombrelle, spuntano sui rami della pianta a partire dalla primavera. I frutti sono di colore rosso e compaiono invece in autunno diventando neri quando raggiungono la maturazione. La varietà di Viburnum Propinquum è molto usata nei giardini, essendo particolarmente decorativa e per formare delle siepi per la sua abbondante fioritura. Questa varietà di Viburno predilige un terreno fresco, fertile e ben drenato. La famosa canzone russa "Kalinka" è dedicata al fiore del Viburno: “O viburno rosso di casa mia, dove in giardino fioriscono i lamponi. Bacche di bosco, lasciatemi dormire...”. Anche il poeta Giovanni Pascoli nell’incipit di una sua poesia "Il gelsomino notturno" presenta un'immagine di farfalle che volano tra piante di Viburnum Propinquum: “E s'aprono i fiori notturni, nell'ora che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari…”.
La varietà di Rosa Banksiae Alba Plena appartenente alla famiglia delle Rosaceae ed è una pianta rampicante a foglia caduca. Questa pianta proviene dal continente asiatico ed è stata introdotta in Europa grazie allo studioso scozzese William Kerr e al botanico Sir Joseph Banks. I due esperti furono tra i primi appassionati studiosi di piante in Oriente e si racconta che scovarono questa varietà di Rosa in un vivaio a Canton più precisamente a Faa Tee in Cina. Nel corso del Novecento anche i botanici italiani ebbero un ruolo molto importate nell’ibridazione delle Rosa Banksiae che cominciò grazie ai semi raccolti nell’Orto botanico di Firenze. La Rosa Banksiae compare tra le specie indicate come "scoperte da poco" e ci sono delle testimonianze che collocano questa pianta anche nel giardino di Joséphine de Beauharnais Bonaparte presso il Castello della Malmaison dove l'imperatrice dei francesi, appassionata coltivatrice di rose, inseriva le novità che arrivavano dalla Cina che più apprezzava. La varietà di Rosa Banksiae Alba Plena si caratterizza per un’unica ma ricchissima fioritura a fiori doppi, delicatamente profumati. Ha un portamento rampicante con moltissimi rami flessuosi senza spine a crescita velocissima, predilige l’esposizione al sole e un terreno fertile ben drenato. Il suo elegante portamento e il meraviglioso effetto dato dai lunghi rami morbidi e sottili che si prestano in modo ottimale a salire su una pergola, a coprire muri o ad arrampicarsi sui rami degli alberi la rendono una delle varietà predilette e più utilizzate per impreziosire i giardini e zone verdi.
Quando alla sera il sole tramonta, lasciando il posto a temperature più gradevoli, avere nel proprio giardino un angolo speciale in cui rifugiarsi per ammirare le stelle o assaporare un momento, magari condividendo un po’ di tempo con famigliari e amici può rivelarsi veramente rigenerante.
Un angolo di paradiso verde in estate, nel proprio giardino per godere a pieno di tutti i benefici che offre la natura.