Nandina Domestica
Le gemme portafortuna
La Nandina domestica è una pianta che appartiene alla famiglia delle Berberidaceae. Ormai da molti secoli viene coltivata nel continente Asiatico. Dai pendii del maestoso monte dell’Himalaya fino al Giappone sono in tanti che la amano e che la scelgono per colorare i propri giardini. Si caratterizza per le sue particolari bacche di color rosso intenso che oltre a deliziare gli occhi di grandi e piccini, ricordano in modo particolare il Natale.
È proprio durante il periodo Natalizio, ma in realtà già dall’autunno e per tutto l’inverno che la nandina vede sbocciare i suoi piccoli fiori bianchi, che essendo a forma di stella creano una visione particolarmente piacevole. Saranno questi piccoli fiorellini, a dare vita alle lucide bacche rosse, tipiche di questa specie.
Nel suo paese d’origine la varietà della Nandina è conosciuta anche con il termine “nandin” per la sua somiglianza con la pianta del Bambù, anche se rispetto quest’ultima, risulta essere decisamente più elegante. Ma non è tutto, in alcune tradizioni viene chiamata bambù sacro o celeste. La ragione è semplice, si è sviluppata nel tempo infatti la credenza che questa pianta abbia la capacità di scacciare la sfortuna e i sogni maligni di chi la possiede.
Ecco perché viene spesso piantata accanto alle porte d’ingresso dei templi in oriente e delle case in occidente, come augurio di prosperità e fortuna.
Data la sua versatilità d’impiego, si presta bene ad essere utilizzata anche a scopo ornamentale, non ci si deve sorprendere dunque di veder luccicare le sue bacche rosse lungo le vie delle strade nipponiche durante il periodo del Natale e in particolare modo durante il Capodanno.