Le piante del Natale
graziosi addobbi naturali
Nonostante il Natale sia una festività che cade in pieno inverno, il 25 Dicembre, è curioso quante siano le piante che oramai si usano per augurare buon Natale, come dono, e soprattutto per decorare la casa e il giardino.
Probabilmente questo uso deriva dalle tradizioni nordiche, che con il tempo sono state adottate anche alle nostre latitudini. La pianta che per eccellenza è sinonimo di Natale è l'abete, che diventa infatti l'albero di Natale. Ogni Natale, l'abete viene decorato con palle decorative, festoni, fiocchi e candele, secondo un'usanza tramandata nei secoli. Oltre che l'abete, si usano spesso anche altri tipi di conifere che per forma e colore facilmente sostituiscono il classico abete.
La Picea glauca albertiana Conica ne è un esempio; questo grazioso alberello grazie anche alle misure ridotte in cui si può trovare sul mercato, trova facile utilizzo per chi ha problemi di spazio ma non vuole rinunciare alla tradizione natalizia.
La natura però, sempre in grado di stupire, ci da una mano e ci pensa da sola ad addobbare cespugli ed arbusti con bacche colorate come se fossero le classiche palline di Natale.
L’Agrifoglio, il cui nome scientifico è Ilex aquifolium, è conosciuto anche come “alloro spinoso”, ed è un arbusto appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae.
Questa pianta è da sempre associata al Natale in tutti i paesi del mondo; il suo fogliame lucido e spinoso e le bacche rosse sono le caratteristiche che lo hanno reso tanto natalizio e che ne hanno fatto un vero e proprio simbolo delle feste.
Sin da prima dell’avvento del Natale cristiano esiste la credenza che l’agrifoglio protegga dai demoni e porti fortuna; i suoi primi utilizzi come pianta decorativa furono in Irlanda dove anche le famiglie più povere potevano utilizzarlo per decorare la propria casa.
La Callicarpa bodinieri è un arbusto deciduo, eretto, dal portamento vigoroso. Ha foglie verdi che assumono una colorazione ambrata in autunno. Coltivata per le splendide bacche viola brillante che persistono per tutto l’inverno sulla pianta spoglia. I rami ricoperti di bacche, possono essere anche recisi ed usati a scopo decorativo.
La Nandina domestica chiamata Bambù sacro o Bambù celeste perché secondo una tradizione giapponese affidare le proprie paure ed incubi a questo arbusto, si entra sotto la sua protezione e liberati dalle nefaste conseguenze.
I bianchi fiori nel tardo autunno lasciano il posto a meravigliosi e vistosi grappoli di bacche rosse che persistono generalmente per tutto l’inverno.
Le bacche vengono utilizzate come ornamento degli altari dei templi e nel periodo di Capodanno vengono regalate come augurio di un inizio di un nuovo anno fortunato.
L’edera, con le sue foglie festive simili a stelle, è un’altra pianta natalizia nota per allontanare gli spiriti maligni, la sfortuna e simboleggiare una nuova crescita. L’edera, una pianta sempreverde, si utilizza per decorare le ghirlande di Natale. Holly e Ivy (Agrifoglio ed edera) le ritroviamo insieme nelle canzoni e nei festeggiamenti. Nell’antico simbolismo cristiano, l’agrifoglio simboleggiava la mascolinità e l’edera simboleggiava la femminilità.