La ciliegia
Frutto dolce tipico della stagione primaverile
La ciliegia è il frutto del ciliegio (Prunus avium). La pianta domesticata è stata ottenuta da ripetute ibridazioni della specie botanica.
Di origine asiatica, precisamente nella zona compresa fra il mar Caspio e il Mar Nero, la ciliegia si è diffusa in Egitto sin dal VII secolo a.C., poi in Grecia e successivamente in Italia intorno al II secolo a.C. Probabilmente per mano del console romano Lucio Licinio Locullo, di ritorno da una campagna militare, la portò da Cerasonta, cittadina greca dell’Asia Minore. Per questo motivo i romani la chiamarono Cerasus, nome che il ciliegio si porta ancora oggi, in molti dialetti italiani (ma anche in Europa) infatti è conosciuta con il nome di cerasa.
Il console Locullo era amante della buona tavola e proprio per questo le ciliegie vengono definite “frutti luculliani”.
Il nome latino Avium fa riferimento al fatto che la disseminazione dei semi, i cosiddetti noccioli, contenuti all’interno dei frutti, avviene soprattutto per opera degli uccelli, attratti dal colore e dal sapore.
Il frutto può nascere da due diverse specie botaniche: da una parte il ciliegio dolce (Prunus Avium), che produce le ciliegie classiche che si è abituati a consumare come frutta fresca; dall’altra il ciliegio acido (Prunus cerasus), che produce amarene, visciole o marasche, genericamente definite come ciliegie acide.
L’albero di ciliegie fiorisce solitamente nel periodo primaverile tra marzo e aprile in corrispondenza della nascita delle nuove foglie. I fiori sono bianchi e riempiono i giardini con la loro imponente presenza regalando affascinanti spettacoli floreali. A seconda della varietà invece, i frutti maturano in periodi diversi da maggio fino a luglio, unici mesi in cui è possibile trovarle diffusamente in commercio e vengono utilizzate per la produzione di dolci, composte, gelati, bevande, liquori o consumate semplicemente da sole. D’altronde si sa: una ciliegia tira l’altra!
La ciliegia, normalmente sferica, può assumere anche la forma a cuore o di sfera leggermente allungata. Il colore normalmente rosso, può spaziare, a seconda della varietà, dal giallo chiaro (varietà piemontese) al rosso quasi nero del Durone nero di Vignola. Anche la polpa assume colorazione e consistenza diverse a seconda della varietà e passa dal bianco al rosso nerastro nel primo caso e dal tenero al croccante nel secondo caso.
Tra le varietà più gettonate troviamo: Prunus Avium Kordia, Prunus Avium Lapins, Prunus Avium Van, Prunus Avium Regina, Prunus Avium Giorgia, Prunus Avium Ferrovia, Prunus Avium Durone Nero I, Prunus Avium Amarena, Prunus Avium Bigarreau Burlat, Prunus Avium Black Star.
Molti però ignorano che la ciliegia è davvero un grandissimo alleato per la salute.
Frutto dalle mille proprietà benefiche: è in grado di svolgere un’azione antinfiammatoria e, grazie ai carotenidi, stimola la crescita di collagene per una pelle liscia, sana e luminosa; abbassa il livello di stress nell’organismo e favorisce il sonno grazie alla presenza di melatonina; ha un effetto depurativo aiutando il fegato a funzionare nella maniera ottimale. La ciliegia inoltre, è prevalentemente composta da acqua e dunque idratante oltre che diuretica. Per la ricchezza di fibre solubili, ha un elevato indice di sazietà a fronte di un potere calorico limitato e può costituire un ottimo spuntino per chi abbia necessità di perdere qualche chilo. Alleata contro il colesterolo e l’ipertensione.
Altra piccola curiosità: nella mitologia greca, l’albero di ciliegio era sacro ad Afrodite, dea della bellezza e dell’amore. Ecco perché la ciliegia è considerato un vero e proprio portafortuna per gli innamorati di tutto il mondo. Addirittura in Sicilia le migliori dichiarazioni d’amore si fanno tutt’ora all’ombra di un ciliegio in fiore.
L'albero si è riempito di ciliegie, fotografia dell'estate che mette il suo vestito a pois rossi. (Fabrizio Caramagna).