Rampicante a foglia caduca appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Portamento rampicante con rami che si avvolgono in senso orario. Raggiunge i 10 mt di altezza. Fioritura copiosa, intensamente profumata e formata da grappoli lunghi 15-35 cm. Fiori di color blu in primavera e poi in giugno-luglio. Terreno molto fertile, drenato.
Wisteria Sinensis V30 (glicine)
Caratteristiche
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Informazioni
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I nostri consigli
Come stimolare la fioritura del glicine. Quando si lascia crescere una pianta di wisteria su di un supporto verticale, questa svilupperà molti rami con molte foglie e pochi fiori. Quando avrà raggiunto l’apice del supporto che le è stato fornito inizierà a ramificare verso il basso o in orizzontale, allora la quantità di fiori aumenterà. Quindi, per ottenere una fioritura abbondante sarà opportuno far crescere i rami principali in orizzontale, con rami secondari che ricadono verso il basso. Inoltre, con potature mirate sui germogli laterali in inverno ed in estate, si otterranno speroni corti dove i fiori saranno prodotti in abbondanza.
Storie di Piante
Una fioritura viola da dipingere
La specie Wisteria Iko Yama Fuji appartiene alla famiglia delle Fabaceae. Estremamente ornamentale, a partire da aprile si ricopre di fiori molto appariscenti che si sviluppano in grandi bocci, sfumando nelle tonalità del viola lavanda; emanano un intenso profumo, che difficilmente può essere confuso con altre tipologie di fiori.
La specie Wisteria Iko Yama Fuji appartiene alla famiglia delle Fabaceae. Estremamente ornamentale, a partire da aprile si ricopre di fiori molto appariscenti che si sviluppano in grandi bocci, sfumando nelle tonalità del viola lavanda; emanano un intenso profumo, che difficilmente può essere confuso con altre tipologie di fiori.
Al genere della Wisteria appartengono varie specie e rispetto alle numerose documentazioni sulla provenienza e la storia delle varietà nate in America e in Cina, non si può dire lo stesso per le varianti che arrivano dal Giappone a cui attiene anche la pianta di Wisteria Iko Yama Fuji.
La sua diffusione conta tempi più lenti: quando gli europei si attivarono per costituire scambi commerciali con il Giappone, erano presenti sul territorio nipponico due specie coltivate da anni e ibridate tra loro. Il primo europeo a parlarne fu Kaempfer, nel suo libro sulla flora giapponese del 1712, dove descriveva entrambe le specie con i nomi di Too Fudsi e Jamma Fudsi. Ma fu un altro grande studioso di botanica: Von Siebold ad inviare in Europa esemplari sia essiccati sia vivi, dopo gli anni venti dell’Ottocento.
Si racconta che le piante di glicine giapponese spedite dallo studioso, arrivarono in Europa in un momento poco propizio, infatti nel 1830 in Belgio infuriava la rivoluzione e in effetti all’inizio la magnifica specie non riscosse molto successo. La sua diffusione iniziò negli anni settanta, in coincidenza con il “giapponismo” che stava contagiando artisti e collezionisti europei.
Si sostiene anche che un esemplare di Wisteria Iko Yama Fuji fu piantato da Monet nel suo giardino a Giverny e ritratto più volte in alcuni dei suoi dipinti.