Nandina Domestica V19
Caratteristiche
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Informazioni
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Per l’abbondanza di foglie, fiori e bacche multicolore e il lungo periodo dell’anno che la pianta le trattiene, viene usata nelle decorazioni di giardini, viali e siepi, dove è necessaria una certa quantità di colori ornamentali e per l’abbellimento dei classici giardini all’inglese.
Pianta molto rustica, resistente alle basse temperature ed alle intemperie invernali, ideale laddove sussistano esigenze di bassa manutenzione (es. aiuole stradali).
I nostri consigli
La Nandina domestica non è difficile coltivare perché non teme il freddo invernale ed ha un carattere rustico. Preferisce posizioni soleggiate, meno le semiombreggiate, una posizione molto ombreggiata potrebbe disturbarla nella fase di fioritura e spegnere il colore vivace del fogliame.
La potatura non è un’attività obbligatoria per la coltivazione della Nandina domestica, ma sarebbe preferibile non lasciarla a sé stessa per dodici mesi all’anno, meglio ogni tanto fare un po’ di “pulizia”, anche solo per rimuovere i rami secchi e ormai privi di bacche. Per il resto non sono necessari grandi interventi visto che come pianta non è tanto presa di mira da parassiti o malattie.
Storie di Piante
Le gemme portafortuna
La Nandina domestica è una pianta che appartiene alla famiglia delle Berberidaceae. Ormai da molti secoli viene coltivata nel continente Asiatico. Dai pendii del maestoso monte dell’Himalaya fino al Giappone sono in tanti che la amano e che la scelgono per colorare i propri giardini. Si caratterizza per le sue particolari bacche di color rosso intenso che oltre a deliziare gli occhi di grandi e piccini, ricordano in modo particolare il Natale.
La Nandina domestica è una pianta che appartiene alla famiglia delle Berberidaceae. Ormai da molti secoli viene coltivata nel continente Asiatico. Dai pendii del maestoso monte dell’Himalaya fino al Giappone sono in tanti che la amano e che la scelgono per colorare i propri giardini. Si caratterizza per le sue particolari bacche di color rosso intenso che oltre a deliziare gli occhi di grandi e piccini, ricordano in modo particolare il Natale.
È proprio durante il periodo Natalizio, ma in realtà già dall’autunno e per tutto l’inverno che la nandina vede sbocciare i suoi piccoli fiori bianchi, che essendo a forma di stella creano una visione particolarmente piacevole. Saranno questi piccoli fiorellini, a dare vita alle lucide bacche rosse, tipiche di questa specie.
Nel suo paese d’origine la varietà della Nandina è conosciuta anche con il termine “nandin” per la sua somiglianza con la pianta del Bambù, anche se rispetto quest’ultima, risulta essere decisamente più elegante. Ma non è tutto, in alcune tradizioni viene chiamata bambù sacro o celeste. La ragione è semplice, si è sviluppata nel tempo infatti la credenza che questa pianta abbia la capacità di scacciare la sfortuna e i sogni maligni di chi la possiede.
Ecco perché viene spesso piantata accanto alle porte d’ingresso dei templi in oriente e delle case in occidente, come augurio di prosperità e fortuna.
Data la sua versatilità d’impiego, si presta bene ad essere utilizzata anche a scopo ornamentale, non ci si deve sorprendere dunque di veder luccicare le sue bacche rosse lungo le vie delle strade nipponiche durante il periodo del Natale e in particolare modo durante il Capodanno.