Laurus Nobilis V19 (alloro)
Caratteristiche
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Informazioni
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I nostri consigli
Il clima preferito dell’alloro è il temperato, resiste però sia ad alte che basse temperature evitando però di lasciarlo per troppo tempo esposto a valori al di sotto dello zero.
Preferisce l’esposizione in pieno sole ma si sviluppa bene anche in presenza di ombra. Va coltivato in un terreno fertile, profondo, ricco di sostanza organica e ben drenato; non molto compatto per evitare i pericolosi ristagni idrici che causerebbero l’annerimento delle foglie fino ad arrivare anche alla morte della pianta.
Si adatta bene anche alla coltivazione in appartamento assicurando un buon drenaggio e rinvasando la pianta in primavera ogni due anni, perché le radici dell’alloro hanno bisogno di molto spazio.
La concimazione va fatta solo nel periodo primaverile ed estivo, ogni 15-20 giorni, fornendo alla pianta concime liquido attraverso l’acqua d’irrigazione. Essendo una pianta aromatica il concime deve essere ricco di azoto ma anche di fosforo, ferro e potassio per un ottimo ed equilibrato sviluppo della pianta.
Alla fine della stagione invernale si può procedere alla potatura eliminando le foglie secche e, se necessario, sistemando la forma della pianta.
Storie di Piante
Tante proprietà da scoprire
Il Laurus Nobilis comunemente chiamato Alloro è un arbusto rustico, cespuglioso, sempreverde comune delle zone mediterranee dove nasce spontaneo. Diffuso lungo le coste settentrionali del Mar mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e nell’Asia Minore, in Italia cresce spontaneo nelle zone centro-meridionali e lungo le coste; mentre è facilmente coltivabile nelle regioni settentrionali.
Il Laurus Nobilis comunemente chiamato Alloro è un arbusto rustico, cespuglioso, sempreverde comune delle zone mediterranee dove nasce spontaneo. Diffuso lungo le coste settentrionali del Mar mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e nell’Asia Minore, in Italia cresce spontaneo nelle zone centro-meridionali e lungo le coste; mentre è facilmente coltivabile nelle regioni settentrionali.
Nell’Antica Grecia era associato ad Apollo, dio della musica e delle arti. Non a caso, i vincitori dei giochi Pitici ricevevano in premio una corona di alloro.
Nel mondo romano divenne simbolo di gloria militare e veniva posta sul capo del generale trionfante nel momento dell’acclamazione a imperatore.
Sempre dal mondo latino, viene l’origine della parola “laurea”: la corona di alloro era infatti detta laurus o laurea, che indicava anche la pianta di lauro e per estensione, la vittoria.
Presente spesso nei nostri giardini, come siepe, bordura, pianta singola o abbinata a rosmarino e salvia ma forse non molti ne conoscono le molteplici proprietà ed i benefici per la salute che può offrire.
Dalla cucina alla cosmetica, all’erboristeria ed in medicina naturale gli usi sono veramente molteplici.
Pianta aromatica per eccellenza conosciuta da tempi antichissimi, deve il suo intenso potere aromatico alla grande quantità di olii essenziali contenuti nelle sue grandi foglie lanceolate e nelle bacche nere grandi come olive (le prime contengono dall’1 al 3% di olio essenziale, mentre le seconde fino al 10%). Nella nostra tradizione gastronomica l’alloro è senza dubbio una delle erbe aromatiche più utilizzate: il suo sapore è molto deciso e ben si sposa per valorizzare i piatti più diversi, dalla carne al pesce, soprattutto quelli dal gusto “importante”.
Le bacche fresche sono utilizzate per preparare l’olio di alloro. Conosciuto come olio laurinato, ha effetto antiinfiammatorio, emostatico e astringente. Estremamente efficace per lenire reumatismi, artriti, dolori muscolari o per facilitare la ripresa dell’uso delle articolazioni dopo ingessature, contro traumi, ecchimosi ed ematomi.
L’olio di bacche di alloro è l’ingrediente base della preparazione del sapone di Aleppo, tipico della Siria (città di Aleppo da cui prende il nome) particolarmente adatto alle pelli delicate e a chi soffre di allergie ed intolleranze ai profumi ed altri additivi presenti nei comuni detergenti.
L’infuso di foglie di alloro è un toccasana per stomaco, intestino e reni; oltre a favorire la digestione e stimolare l’appetito, tonifica l’apparato digerente.
Arbusto rustico, di poche pretese, facile da coltivare, molto apprezzato come pianta ornamentale con benefici che vanno molto al di là dell'estetica in giardino.